L'Essere psichico

“In effetti, a prescindere da pratiche di purificazione, preghiere, riti, etc.
etc., l'anima va educata al dialogo.”

“E' auspicabile non solo il dialogo, ma l'integrazione di tutte le parti
scisse attorno a questo "centro di gravità permanente"... L'identificazione con
questo centro interiore di Conoscenza e Gioia.
Una annotazione che induce a molte riflessioni: questa indicazione operativa
si trova identica nella sostanza sia in occidente che in oriente...”

In una corrispondenza privata mi è stato chiesto di puntualizzare meglio il
mio punto di vista, cosa che ho fatto volentieri e che ritengo opportuno
condividere con la lista stessa.

L'indicazione operativa è quella scritta letteralmente nel brano riportato:
"a prescindere da pratiche di purificazione, preghiere, riti, etc. etc.,
l'anima va educata al dialogo..."
La mia intepretazione, sempre di carattere operativo, è quella che mi deriva
dalla pratica dello yoga integrale di cui quello che cercherò di trasmettere è
uno dei fondamenti: cercare IL CONTATTO con l'"Essere Psichico" (come lo
chiamava anche Max Theon), intendendo con questo termine non solo l'Anima, ma
l'Anima attorno alla quale si condensano vita dopo vita le esperienze
spiritualmente più significative.
Questo contatto va ricercato con una sincera aspirazione, volgendo
l'attenzione e la concentrazione all'interno. Dapprima in meditazione va
ricercata una condizione di silenzio della mente e del vitale, in cui il
chiacchiericcio dei pensieri non copra la "voce" dell'Essere Psichico ed in cui
i movimenti del vitale non forniscano energia e forza ai diversi ego che si
contendono in ogni momento la guida del nostro essere. Pian piano quella
condizione di silenzio deve divenire la condizione stabile e continua, non solo
in momenti di distacco, ma durante la nostra comune vita di veglia, in modo da
sostituire la coscienza mentale, pregna di pensieri e di impulsi vitali
inconsci, con una consapevolezza quieta silenziosa e più vasta.