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    Il Piccolo Popolo

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    Il Piccolo Popolo Empty Il Piccolo Popolo

    Messaggio Da Angelodiluce Gio Giu 10, 2010 9:21 pm

    La nascita delle creature "fantastiche" viene fatta risalire dai diversi studiosi a credenze primordiali, a fraintendimenti di racconti di viaggiatori, al rinvenimento di reperti di animali estinti, a patologie e ad altre cause razionalizzabili tramite la scienza; ma la persistenza attraverso i secoli di storie legate a queste creature e l'esistenza ancora al giorno d'oggi di presunti avvistamenti sfida qualsiasi spiegazione razionale e mantiene in vita il sogno (o la convinzione) che il lato nascosto della natura ancora affianchi l'evoluzione umana senza lasciarsi sconfiggere da essa.
    Per quanto riguarda il Piccolo Popolo, le spiegazioni avanzate dagli studiosi chiamano in causa la religione, la storia delle migrazioni, l'archeologia. Secondo alcuni la bassa statura generalmente accordata al Piccolo Popolo potrebbe derivare dal rinvenimento di tombe, manufatti e abitazioni appartenenti alle popolazioni europee di epoca preistorica: popolazioni di statura ridotta le cui ossa e case possono suggerire l'esistenza di esseri simili agli umani ma piccoli e abituati a frequentare luoghi nascosti e sotterranei.
    Alcune tradizioni irlandesi, invece, identificano i fairies come un vero e proprio popolo, i Tuatha De Danann, protagonista di un'antichissima colonizzazione dell'isola.
    Altri, invece, hanno spiegato l'esistenza dei folletti con la degradazione nella cultura popolare delle divinità celtiche venerate prima dell'avvento del cristianesimo: come il fauno, che in un romanzo di P. Anderson si rifugia nei boschi per sfuggire alla potenza del nuovo Dio, i folletti sarebbero antiche divinità legate alle fonti, agli alberi, ai diversi aspetti della natura. I forti residui di religiosità pagana ancora presenti in Irlanda, come il culto tributato ai pozzi sacri o la sovrapposizione di luoghi cristiani ai luoghi pagani, testimoniano l'inerzia delle antiche tradizioni: le leggende potrebbero avere conservato una memoria mutata e fraintesa delle prime divinità venerate dai celti. Tuttavia non si può generalizzare presentando il rapporto tra cristianesimo e Piccolo Popolo come un conflitto inevitabile: ci sono tradizioni che affermano il contrario. In alcune leggende il popolo sotterraneo si dichiara vassallo di re Artù, il quale incarna la figura ideale del re cristiano; così se in buona parte della tradizione (vedi il poema "I vagabondaggi di Oisin" di W. B. Yeats) il popolo dei Sidhe stato spodestato e cacciato dal cristianesimo, a volte capita che questo popolo sia semplicemente subalterno, nascosto nell'ombra per una sorta di "peccato originale" (l'essere per esempio stati nascosti all'occhio di Dio o l'aver mantenuto una posizione neutrale durante la ribellione di Lucifero) o per innata timidezza.

    Il piccolo popolo secondo i chiaroveggenti

    Quando si pensa alle fate, in genere, vengono in mente delle minuscole crature alate.
    In realtà il popolo fatato è formato, invece, da esserini composti dall'energia naturale che ci circonda. Per questo motivo forme e dimensioni possono variare a seconda del volere della creatura (che comunque solitamente assume delle caratteristiche più frequenti di altre) e a seconda delle capacità del veggente.
    Il piccolo popolo normalmente si esprime attraverso un linguaggio non razionale detto "crepuscolare" tipico dell'emisfero cerebrale destro. Questo tipo di comunicazione consiste in un flusso di emozioni e sensazioni che si instaura tra il veggente e l'esserino con cui è in contatto, il più delle volte questo flusso è accompagnato da immagini per lo più simboliche.
    Da quanto detto finora si capisce chiaramente che il cosiddetto "veggente" è solamente una persona ha imparato ad ascoltare, comprendere e tradurre questo particolare linguaggio feerico; non sono quindi necessari chissà quali doni sovrannaturali, basta imparare ad "ascoltare" e fare molta pratica, il resto viene da se. Un'altro punto su cui prestare particolare attenzione è la benevolenza del piccolo popolo. Parlare con gli esseri fatati non è sempre facile e in alcuni casi può risultare addirittura pericoloso! Oltre ad avere una moralità e un modo di "ragionare" diversi dal nostro il sidhe, infatti, può nutrire verso gli esseri umani (o verso il veggente stesso) dell'astio causato dal comportamento che loro hanno tenuto nei confronti del luogo in cui abita (per es. inquinamento o abbattimento indiscriminato dei boschi della zona). E Feerilandia, il regno delle fate? Beh, Feerilandia è una dimensione parallela alla nostra nella quale loro vivono. Essa si trova tutt'attorno a noi, ma possiamo accedervi (non fisicamente) solamente in un particolare stato di coscenza. Questo "mondo alternativo" è governato da leggi completamente diverse dalle nostre, potete incontrare animali sconosciuti, spostarvi da un luogo all'altro in maniera istantanea (spazio e tempo sono piuttosto relativi) e ricevere insegnamenti "crepuscolari" persino dagli oggetti inanimati. Nonostante tutte queste differenze, si ritiene che Feerilandia sia un contraltare energetico della terra fisica poichè questi due mondi sono strettamente influenzati l'uno dall'altro. Qualsiasi azione o oggetto creato in questo mondo ha una diretta ripercussione nel mondo del sidhe.
    Un esempio di questa reciprocità lo si può trovare nel nord della Scozia, dove la rinnovata collaborazione fra elementali e uomini della comunità di Findhorn provocò sulla spiaggia del paesino (e quindi sulla sabbia sterile) la crescita di grossi cavoli, la fioritura delle rose in dicembre, e molto altro, tanto da suscitare l'interesse della BBC che fece un documentario sull'evento.
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