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Taoismo
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Taoismo
Origine
Dal cinese Tao “via retto cammino, ordine cosmico”.
La religione del Taoismo sorse sullo stesso terreno culturale in cui nacque la religione del Confucianesimo e si servì degli stessi elementi utilizzati da questo, che formavano il patrimonio intellettuale della Cina della seconda metà del 1° millennio a.C.
Il Confucianesimo ne dedusse dei modelli da imitare per ritornare alle virtù morali degli antichi re "santi", il Taoismo li sottopose ad aspra critica, additando nei portatori di quelle virtù i corruttori della primigenia virtù del Tao, fatta di naturalezza e spontaneità.
Essendo Lao Tzu e Confucio contemporanei, la medesima situazione storica di decadenza della dinastia Chou, spingeva i due capiscuola ad evocare i tempi aurei in cui vigeva la semplicità del Tao( secondo La Tzu) e la carità e la giustizia dei santi imperatori (secondo Confucio). Bisogna ammettere però che i concetti che troviamo alla base del Taoismo e del Confucianesimo preesistevano ai fondatori delle due scuole, i quali non fecero che elaborarli e fissarli in un corpo di dottrine: Lao Tzu con lo scritto, Confucio con l'insegnamento.
Oggi il Taoismo è diffuso nelle comunità cinesi sparse per il mondo, ed in particolare a Taiwan, Vietnam e Singapore
Aspetti filosofici e religiosi
Il libro si apre con una descrizione del Tao. La parola significa propriamente via e quindi anche modo di condursi, sistema.
Il Tao è un’ astrazione metafisica che indica la legge universale della natura, lo spontaneo modo di essere e di comportarsi dell'universo. In questo senso è indicibile, ineffabile, indeterminato.
Esso è prima di tutte le cose, dà loro l'esistenza.
Il Tao si manifesta nell'universo, nella natura, dato che ciò che le cose individuale possiedono del Tao è il Te.
La parola Te, tradotta in genere con virtù, non ha un significato strettamente morale bensì quello di vigore, potenza, facoltà, efficacia. È in pratica la manifestazione del Tao, come già accennato. Il Tao, in quanto origine, fonte, sorgente, dà l'esistenza alle cose, mentre il Te dà loro diversità.
Principi che mantengono l’ordine naturale del Tao sono lo yin e lo yang (ripresi anche nel confucianesimo) opposti tra di loro ma a sua volta anche complementari
Yin è il principio femminile, passivo ed oscuro, identificato con la luna;
Yang il principio maschile, attivo e luminoso, identificato con il solle
Il Tao è perfetto. Se l’uomo non lo contrasta (Wu Wei non agire) nel suo attuarsi, tutto si svolgerà secondo il progetto divino.
L’uomo deve sentirsi parte del tutto (Tao), perché ciò che l’uomo sente e vede non è altro che illusorie apparenze.
L’uomo non muore, ciò che si seppellisce è un’apparenza di cadavere, mentre il corpo vero si incontra con glia ltri immortali
L'obiettivo è sicuramente il raggiungimento della santità, lo stato di perfetta armonia con il mondo naturale, uno stato che si acquista uniformandosi ad esso tramite meditazione ed estasi che permettono l'identificazione con il tao.
Il simbolo del Tao è formato da due spirali: una che si avvolge e l'altra che si svolge a partire da un unico Centro. Le due spirali rappresentano la discesa ed ascesa degli aspetti opposti di ogni energia del cosmo.
Come religione popolare, il Taoismo mise in atto diverse pratiche per potenziare e per rendere immortale il corpo: diete alimentari di vario tipo (inclusa l'ingestione di prodotti ottenuti tramite ricerche alchemiche), tecniche respiratorie (come lo yoga cinese), ginniche, sessuali e contemplative.
Opere
L'opera di Lao Tzu è divisa in due parti, la prima sul Tao e la seconda sul Te. In seguito fu suddivisa nel numero mistico di 81 capitoletti, e il nome di Tao Te ching fu dato, sembra, da uno dei suoi commentatori, Ho-shang Kung. L'opera ci è anche giunta in un'altra redazione, non molto diversa dalla prima, curata da Wang Pi.
Dal cinese Tao “via retto cammino, ordine cosmico”.
La religione del Taoismo sorse sullo stesso terreno culturale in cui nacque la religione del Confucianesimo e si servì degli stessi elementi utilizzati da questo, che formavano il patrimonio intellettuale della Cina della seconda metà del 1° millennio a.C.
Il Confucianesimo ne dedusse dei modelli da imitare per ritornare alle virtù morali degli antichi re "santi", il Taoismo li sottopose ad aspra critica, additando nei portatori di quelle virtù i corruttori della primigenia virtù del Tao, fatta di naturalezza e spontaneità.
Essendo Lao Tzu e Confucio contemporanei, la medesima situazione storica di decadenza della dinastia Chou, spingeva i due capiscuola ad evocare i tempi aurei in cui vigeva la semplicità del Tao( secondo La Tzu) e la carità e la giustizia dei santi imperatori (secondo Confucio). Bisogna ammettere però che i concetti che troviamo alla base del Taoismo e del Confucianesimo preesistevano ai fondatori delle due scuole, i quali non fecero che elaborarli e fissarli in un corpo di dottrine: Lao Tzu con lo scritto, Confucio con l'insegnamento.
Oggi il Taoismo è diffuso nelle comunità cinesi sparse per il mondo, ed in particolare a Taiwan, Vietnam e Singapore
Aspetti filosofici e religiosi
Il libro si apre con una descrizione del Tao. La parola significa propriamente via e quindi anche modo di condursi, sistema.
Il Tao è un’ astrazione metafisica che indica la legge universale della natura, lo spontaneo modo di essere e di comportarsi dell'universo. In questo senso è indicibile, ineffabile, indeterminato.
Esso è prima di tutte le cose, dà loro l'esistenza.
Il Tao si manifesta nell'universo, nella natura, dato che ciò che le cose individuale possiedono del Tao è il Te.
La parola Te, tradotta in genere con virtù, non ha un significato strettamente morale bensì quello di vigore, potenza, facoltà, efficacia. È in pratica la manifestazione del Tao, come già accennato. Il Tao, in quanto origine, fonte, sorgente, dà l'esistenza alle cose, mentre il Te dà loro diversità.
Principi che mantengono l’ordine naturale del Tao sono lo yin e lo yang (ripresi anche nel confucianesimo) opposti tra di loro ma a sua volta anche complementari
Yin è il principio femminile, passivo ed oscuro, identificato con la luna;
Yang il principio maschile, attivo e luminoso, identificato con il solle
Il Tao è perfetto. Se l’uomo non lo contrasta (Wu Wei non agire) nel suo attuarsi, tutto si svolgerà secondo il progetto divino.
L’uomo deve sentirsi parte del tutto (Tao), perché ciò che l’uomo sente e vede non è altro che illusorie apparenze.
L’uomo non muore, ciò che si seppellisce è un’apparenza di cadavere, mentre il corpo vero si incontra con glia ltri immortali
L'obiettivo è sicuramente il raggiungimento della santità, lo stato di perfetta armonia con il mondo naturale, uno stato che si acquista uniformandosi ad esso tramite meditazione ed estasi che permettono l'identificazione con il tao.
Il simbolo del Tao è formato da due spirali: una che si avvolge e l'altra che si svolge a partire da un unico Centro. Le due spirali rappresentano la discesa ed ascesa degli aspetti opposti di ogni energia del cosmo.
Come religione popolare, il Taoismo mise in atto diverse pratiche per potenziare e per rendere immortale il corpo: diete alimentari di vario tipo (inclusa l'ingestione di prodotti ottenuti tramite ricerche alchemiche), tecniche respiratorie (come lo yoga cinese), ginniche, sessuali e contemplative.
Opere
L'opera di Lao Tzu è divisa in due parti, la prima sul Tao e la seconda sul Te. In seguito fu suddivisa nel numero mistico di 81 capitoletti, e il nome di Tao Te ching fu dato, sembra, da uno dei suoi commentatori, Ho-shang Kung. L'opera ci è anche giunta in un'altra redazione, non molto diversa dalla prima, curata da Wang Pi.
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