Cerca
Bookmarking sociale
Conserva e condividi l'indirizzo di Angelodiluce Illuminazione sul tuo sito sociale bookmarking
Conserva e condividi l'indirizzo di Angelodiluce Illuminazione sul tuo sito di social bookmarking
google
Ricerca personalizzata
traduttore
Dio dai molti nomi
Pagina 1 di 1
Dio dai molti nomi
O glorioso più d’ogni altro, o somma Potenza eterna, o Dio dai molti nomi,
guida e Signore della natura, Tu che con Legge l’universo reggi. Salve!
Poiché a Te porgere il saluto è diritto in ciascuno di noi mortali: di tua
stirpe noi siamo,
e la parola come riflesso della tua Mente abbiamo, soli fra tutti gli esseri
animati
che sulla nostra terra han vita e moto.
A te dal labbro mio, dunque, si levi l’inno, e ch’io sempre canti il tuo
potere!
A te tutto il mirabile universo che ruota intorno a questa terra ognora,
obbedisce,
da Te guidar si lascia e del comando Tuo fa il suo volere:
tale strumento, nelle invitte mani, hai di tua possa il fulmine forcuto,
tutto di fuoco sempre acceso e vivo,
sotto i cui colpi la Natura tutta compie l’opere sue ad una ad una
e con esso dirigi la Ragione comun, che in tutti penetra,
toccando del pari il grande e i minori lumi, e per esso Signor,
Tu così grande, hai l’alta signoria in ogni tempo.
Nessuna, sulla terra, opra si compie, Dio, senza Te; né per la sacra sfera
dell’ampio ciel,
né tra’ marini gorghi; salvo quelle che spiriti perversi fanno seguendo lor
consigli stolti,
ma pur gli eccessi livellar tu sai, dar ordine al disordine;
son care a Te le creature a Te nemiche; il tutto, insieme, in armonia,
Signore, hai tu raccolto,
il bene, il mal, per modo che una Ragione, unica di tutti, si svolge e vive
per l’eternità.
Se non che da lei partonsi fuggendo quei mortali dall’anima corrotta.
Miseri!
Che pur vanno in ogni tempo cercando d’acquistare il loro bene,
ma non vedon la Legge universale di Dio, e più non odon la sua voce;
ché se quella seguissero con senno, goder potrebber la più bella vita.
Ma non vedon la Legge universale or quel malanno, nella sua stoltezza:
chi per acquistar fama, in aspre gare d’ambiziose cure è tutto preso;
e chi al guadagno volge i pensieri senza ritegno e senza alcun decoro;
e chi cerca una vita inoperosa, e per goder ogni piacer carnale, or all’uno
portato or all’altro,
insaziato, insoddisfatto sempre, intanto fa con ogni studio e cura che tutto
il suo desio gli avvenga.
Ma tu, dispensator di tutti i beni, Signor dei nembi e dell’accesa folgore,
gli uomini tutti
dall’error distogli, e l’ignoranza che a soffrir li mena, o Padre, Tu
dall’anima disperdi a ciascuno,
e fai sì che ognun raggiunga il Tuo pensier, sul qual poggiando reggi
con la Giustizia l’universo intero; sì che, di tale onor da te degnàti,
noi ti rendiamo a nostra volta onore, celebrando negl’inni senza fine
l’opere Tue,
così come si addice al mortale.
Non c’è pregio più alto per gli uomini del pari e per gli Dei che
inneggiando lodar come si deve
la comun Legge che governa il mondo.
guida e Signore della natura, Tu che con Legge l’universo reggi. Salve!
Poiché a Te porgere il saluto è diritto in ciascuno di noi mortali: di tua
stirpe noi siamo,
e la parola come riflesso della tua Mente abbiamo, soli fra tutti gli esseri
animati
che sulla nostra terra han vita e moto.
A te dal labbro mio, dunque, si levi l’inno, e ch’io sempre canti il tuo
potere!
A te tutto il mirabile universo che ruota intorno a questa terra ognora,
obbedisce,
da Te guidar si lascia e del comando Tuo fa il suo volere:
tale strumento, nelle invitte mani, hai di tua possa il fulmine forcuto,
tutto di fuoco sempre acceso e vivo,
sotto i cui colpi la Natura tutta compie l’opere sue ad una ad una
e con esso dirigi la Ragione comun, che in tutti penetra,
toccando del pari il grande e i minori lumi, e per esso Signor,
Tu così grande, hai l’alta signoria in ogni tempo.
Nessuna, sulla terra, opra si compie, Dio, senza Te; né per la sacra sfera
dell’ampio ciel,
né tra’ marini gorghi; salvo quelle che spiriti perversi fanno seguendo lor
consigli stolti,
ma pur gli eccessi livellar tu sai, dar ordine al disordine;
son care a Te le creature a Te nemiche; il tutto, insieme, in armonia,
Signore, hai tu raccolto,
il bene, il mal, per modo che una Ragione, unica di tutti, si svolge e vive
per l’eternità.
Se non che da lei partonsi fuggendo quei mortali dall’anima corrotta.
Miseri!
Che pur vanno in ogni tempo cercando d’acquistare il loro bene,
ma non vedon la Legge universale di Dio, e più non odon la sua voce;
ché se quella seguissero con senno, goder potrebber la più bella vita.
Ma non vedon la Legge universale or quel malanno, nella sua stoltezza:
chi per acquistar fama, in aspre gare d’ambiziose cure è tutto preso;
e chi al guadagno volge i pensieri senza ritegno e senza alcun decoro;
e chi cerca una vita inoperosa, e per goder ogni piacer carnale, or all’uno
portato or all’altro,
insaziato, insoddisfatto sempre, intanto fa con ogni studio e cura che tutto
il suo desio gli avvenga.
Ma tu, dispensator di tutti i beni, Signor dei nembi e dell’accesa folgore,
gli uomini tutti
dall’error distogli, e l’ignoranza che a soffrir li mena, o Padre, Tu
dall’anima disperdi a ciascuno,
e fai sì che ognun raggiunga il Tuo pensier, sul qual poggiando reggi
con la Giustizia l’universo intero; sì che, di tale onor da te degnàti,
noi ti rendiamo a nostra volta onore, celebrando negl’inni senza fine
l’opere Tue,
così come si addice al mortale.
Non c’è pregio più alto per gli uomini del pari e per gli Dei che
inneggiando lodar come si deve
la comun Legge che governa il mondo.
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|