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LILIACEE E AGLIACEE
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LILIACEE E AGLIACEE
Queste due famiglie, strettamente imparentate, erano considerate fino a poco tempo fa un'unica entità. Nella nostra classificazione, dedicata più alla impronta energetica che al chimismo o alla morfologia, possiamo continuare a considerarle tali. Tra i rappresentanti più importanti e interessanti, troviamo:
Allium sativum, aglio
Allium cepa, cipolla
Lilium candidum, giglio bianco
Ruscus aculeatus, rusco o pungitopo (ora classificato nelle Ruscacee)
Caratteristiche
il tipico odore delle agliacee è dovuto alla presenza di buone quantità di zolfo, che nell'organismo animale è collegato alle funzioni di coesione dei tessuti e delle molecole.
Lo zolfo è poi un eccellente disinfettante e detossicante anche se a impronta "satanica".Le agliacee sono tra le piante usate dal tempo più remoto (babilonesi, greci, romani). Nella medicina ayurvedica l'aglio è detto rashona (senza un sapore) perché manca del sapore acido, avendo la radice pungente, le foglie amare, il fusto astringenti, l'estremità del fusto salata e il seme dolce.
Il pungitopo esplica la sua azione centripeta in particolare a livello circolatorio, avendo azione vasocostrittrice (attenzione nell'ipertensione).
Proprietà
A predominanza decisamente centripeta: antipiretiche, antinfiammatorie, decongestionanti, toniche, ipotensive, diuretiche, detossicanti, (colesterolo), espettoranti, (composti solforanti delle agliacee) e attivanti le difese immunitarie.
Costituzioni
le qualità terrestri della famiglia, unite alla loro intrinseca focosità (lo zolfo) la rendono adatta sia ai soggetti di costituzione fuoco sia in alcuni casi di costituzione terra. In seconda istanza, solo i sanguigni (circolazione, respiro) a trarre i maggiori benefici.
Stagionalità
come quasi tutto ciò che cresce sotto terra, i bulbi delle agliacee hanno il periodo di maggiore utilità (è periodo balsamico) in autunno-inverno. Del resto, i disturbi infiammatori respiratori da freddo sono massimi in questa stagione.
Allium sativum, aglio
Allium cepa, cipolla
Lilium candidum, giglio bianco
Ruscus aculeatus, rusco o pungitopo (ora classificato nelle Ruscacee)
Caratteristiche
il tipico odore delle agliacee è dovuto alla presenza di buone quantità di zolfo, che nell'organismo animale è collegato alle funzioni di coesione dei tessuti e delle molecole.
Lo zolfo è poi un eccellente disinfettante e detossicante anche se a impronta "satanica".Le agliacee sono tra le piante usate dal tempo più remoto (babilonesi, greci, romani). Nella medicina ayurvedica l'aglio è detto rashona (senza un sapore) perché manca del sapore acido, avendo la radice pungente, le foglie amare, il fusto astringenti, l'estremità del fusto salata e il seme dolce.
Il pungitopo esplica la sua azione centripeta in particolare a livello circolatorio, avendo azione vasocostrittrice (attenzione nell'ipertensione).
Proprietà
A predominanza decisamente centripeta: antipiretiche, antinfiammatorie, decongestionanti, toniche, ipotensive, diuretiche, detossicanti, (colesterolo), espettoranti, (composti solforanti delle agliacee) e attivanti le difese immunitarie.
Costituzioni
le qualità terrestri della famiglia, unite alla loro intrinseca focosità (lo zolfo) la rendono adatta sia ai soggetti di costituzione fuoco sia in alcuni casi di costituzione terra. In seconda istanza, solo i sanguigni (circolazione, respiro) a trarre i maggiori benefici.
Stagionalità
come quasi tutto ciò che cresce sotto terra, i bulbi delle agliacee hanno il periodo di maggiore utilità (è periodo balsamico) in autunno-inverno. Del resto, i disturbi infiammatori respiratori da freddo sono massimi in questa stagione.
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