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Che cos'e' lo gnosticismo

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Che cos'e' lo gnosticismo Empty Che cos'e' lo gnosticismo

Messaggio Da Angelodiluce Mar Nov 03, 2009 3:56 pm


Questo scritto non vuole essere un compendio storico ed etimologico intorno al misterioso
IAO;
molti altri si sono impegnati in questa ricerca e studio ben prima di me, a cominciare da eminenti
autori quali Fürst fino a noti esoteristi come H.P. Blavatsky, Krumm Heller, Samael Aun Weor e
perfino il direttore della presente rivista, Filippo Goti, con un pregevole articolo dal titolo
La
formula I.A.O
.[size=7][size=7]1
[/size]
Il presente vuole essere uno stimolo ad avvicinarsi alle sacre sillabe al fine di compiere delle
pratiche, degli esercizi spirituali facendo perno su questo antico
mantra

gnostico cristiano.
Tuttavia una premessa sulle origini del
mantra ritengo sia doverosa, almeno
nei confronti di coloro che lo incontrano per la prima volta.

Le origini

Non si hanno informazioni certe sulle origini di
IAO salvo per il fatto che
sicuramente sono molto antiche. Alcuni studiosi quali Fürst, vogliono farlo risalire alle antiche
civiltà dei fenici, dei semiti ed altre civiltà che sembra venerassero un dio
totem (idolo) di nome

IAO
, considerato il Dio Supremo. Tale divinità divenne il Dio di Mosè, Jehovah indicato con il noto
tetragramma ebraico YHVH (
יהרה ). Il misterioso dio di Mosè lo ritroviamo negli antichi testi
magici egizi riproposto con il nome di Yohel, Yaho e Yao:

«
[...] Ah, io sono Murai, Muribi, Babel, Baaoth, Bamui, il grande Agatodemone, Murathao, che
assume la forma di anima (ba) che riposa su nel cielo dei cieli, Tatot Tatot, Buel Buel, Muihtahi
Muihtahi, Lahi Lahi, Bolboel, Aa, Tat Tat, Buel Buel, Yohel Yohel, il primo servitore del grande
dio, che dà una grandissima luce, il compagno della fiamma, sulla cui bocca è il fuoco
inestinguibile, il grande dio che siede dentro la fiamma del lago del cielo, nella cui mano sono la
grandezza e la potenza del dio! Manifestati a me, qui, oggi, esattamente come ti manifestasti a
Mosè sulla Montagna, davanti al quale creasti la tenebra e la luce.

[...]
O Nut, madre dell'acqua, o Ipi, madre del fuoco, vieni da me Nut, madre dell'acqua, vieni Ipi,
madre del fuoco, vieni a me Yaho!

[...]
Yao, Tabao, Sokhamamu, Akhakhanbau, Sanauani, Ethie, Komto, Kethos, Basaethori, Thmla,
Akhkhu, rispondetemi su ogni cosa sulla quale vi interrogo qui oggi.»
[size=7]2
[/size]

La sua comparsa definitiva nella forma di
Iao come la conosciamo oggi è dovuta agli gnostici
cristiani primitivi da cui si è trasmesso fino ai giorni nostri. Per gli gnostici cristiani
Iao è Dio, che
si sdoppia nel
Grande Iao e nel Piccolo Iao. Nei testi gnostici, le tre vocali sono spesso ripetute più

volte, mutando l'ordine delle vocali e con prolungamenti a volte chiaramente evocatorii.
[/size]

Il significato

Due passi significativi sull'importanza ed il significato di
IAO per i cristiani primitivi li troviamo nel
testo del
Pistis Sophia:

«
[...] Con i discepoli indossanti abiti di lino e rivolgendosi ai quattro angoli del mondo, Gesù
gridò:
[size=16]ιαω ιαω ιαω
[iao iao iao]. Questa è la spiegazione: jota, perché è scaturito il tutto; alfa,
perché ritornerà di nuovo; omega, perché avrà luogo il compimento di tutti i compimenti
.»

Il significato di
α e ω è immediato se si considera che sono rispettivamente la prima e l'ultima
lettera dell'alfabeto greco. Quindi con la
α si ha l'inizio di ogni cosa, e quindi il principio di
continua manifestazione e ritorno; con la
ω abbiamo la fine di ogni cosa, il compimento. Il
significato della
ι è meno intuitivo specie se si considera che l'attuale testo è la traduzione in
italiano di una traduzione in inglese di una traduzione in copto del testo in greco! È probabile che
nel testo originale greco fosse presente una coniugazione del verbo
ιημι (íemi), ossia mandare,
inviare, emettere, da cui la parola scaturire. Quindi
ιαω ingloba tutta la cosmogonia.[size=7]3
[/size]

«
[...] Questi sono i nomi che darò dall'infinito: scrivili con un segno affinché d'ora in avanti i figli
di Dio siano manifesti.
Il nome dell'immortale è:
ααα [aaa], ωωω. [ooo]. Il nome della voce per la quale si mosse l'uomo
perfetto è:
ιιι [iii][size=7]4
[/size]

Quest'ultimo passo del
Pistis Sophia viene commentato da Samael Aun Weor che ci dà una
spiegazione esoterica delle tre sillabe sacre:

«
[...] IAO è il nome sacro. IAO è il mantra della nona sfera. IAO è il dharani [[size=7]5[/size]] della magia
sessuale. La
I ci ricorda ignis, fuoco. La A ci ricorda acqua, l'acqua. La O ci ricorda origo [[size=7]6[/size]], il
principio, lo spirito.
I è ignis, INRI, lo zolfo. A è acqua, il mercurio della filosofia segreta. O è

origo
, il principio mediatore tra lo zolfo e il mercurio della filosofia segreta [[size=7]7[/size]]. L'Uomo Perfetto si
mette in movimento per mezzo della
I, che è ignis, INRI, il fuoco. La A, acqua, il mercurio che si
estrae dal minerale grezzo, anima metallica dello sperma sacro, l'acqua che non bagna, è la fonte
dell'immortalità. La
O, origo, il principio mediatore tra lo zolfo e il mercurio, unisce queste due
sostanze prima di morire. Lo zolfo e il mercurio, uniti mediante il sale, originano il carbonchio
rosso, la pietra filosofale.
[size=7]8[/size]»

Si tenga presente, inoltre, che il Cristo è l'Uomo Perfetto, il quale viene spesso simbolizzato con il
pesce, che in greco si scrive
Ιχθυς (ichtùs), da cui un'altra spiegazione della jota. In caratteri latini,
tale termine fu anticamente trascritto come ICTYS, ed interpretato come
Iesous Christos Theou Yios
Soter
, che tradotto è: Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore.

L'aspetto sessuale

Le modalità generali sulla vocalizzazione dell'
IAO le troviamo in un testo di Samael Aun Weor
dove afferma:

«
[...] Si deve prolungare il suono delle tre poderose vocali, così: iiiiiii, aaaaaaa, ooooooo,
allungando il suono di ogni vocale. Si esala l’aria dopo averla inalata ed aver riempito i polmoni.
Si inala contando fino a venti. Si trattiene contando fino a venti, poi si esala l’aria vocalizzando la

lettera I. Nella esalazione si conta fino a venti. Si fa lo stesso per la lettera A. Quindi si prosegue
[/size]



con la lettera O. Questo per sette volte. Dopo si continua con i potenti mantra arcaici Kaulakau,
Saulasau, Zeesar
[[size=7][size=7]9
[/size]][size=7]10
[/size]

In seguito specifica come ogni singola sillaba del
mantra IAO sia in relazione con una parte
dell'uomo da far vibrare e stimolare, affermando:

«
[...] Tornando ora al mantra IAO, che come abbiamo già detto è il nome Dio tra gli gnostici,
aggiungeremo quanto segue: la vocale I fa vibrare la ghiandola pineale e l’embrione d’anima che
ogni essere umano incarna. La vocale A porta ad un'alta vibrazione il veicolo fisico, e la
formidabile O fa vibrare i testicoli
[[size=7]11[/size]] trasmutando meravigliosamente il liquore seminale fino a
convertirlo in energie cristiche che ascendono vittoriosamente fino al calice (il cervello).»
[size=7]12
[/size]

Ora abbiamo un quadro abbastanza completo che ci consente di comprendere la stretta relazione tra
il
mantra IAO e la trasmutazione dell'energia creatrice. Abbiamo infatti visto come tale
vocalizzazione sia particolarmente indicata nell'ambito della alchimia sessuale di coppia, ma per
estensione possiamo considerarla valida in generale, anche al di fuori della coppia.
La trasmutazione dell'energia sessuale al di fuori della coppia è altresì propedeutica e
complementare a quanto poi si possa realizzare all'interno della coppia. Quindi è una pratica
fortemente consigliabile sia per i
single sia per chi è in coppia, anche qualora già attuasse un lavoro
alchemico a due vasi.

La pratica

Vedremo ora come attuare un esercizio spirituale che attui una trasmutazione sessuale e
congiuntamente stimoli un' esperienza mistica attraverso la vocalizzazione e contemplazione delle
sacre sillabe
IAO.
Si prepari con cura il luogo dedicato alla pratica. Dovrà essere silenzioso, né troppo caldo né troppo
freddo, e profumato con incensi o essenze.
[size=7]13
[/size]

Ci si sieda in un luogo comodo mantenendo la schiena ben eretta, in una postura composta ed
elegante ma che consenta di essere mantenuta per un tempo prolungato.
Si compia un esercizio di rilassamento del corpo, percorrendo ad una ad una le varie parti del corpo
a partire dagli arti inferiori fino alla testa, cercando di rilasciare ogni tensione. Si presti particolare
attenzione alle spalle e alla schiena, le quali solitamente risultano più irrigidite. Immaginare di
massaggiare le zone irrigidite può essere di aiuto.
Giunti alla testa si faccia attenzione a rilassare i muscoli facciali ed in seguito si immagini di
rilassare il cervello come se fosse un muscolo. In questo modo ci si inoltri in un esercizio di
acquietamento della mente.
Si osservino i pensieri e non li si trattenga, cercando il più possibile di calmare la mente.
Ottenuto un soddisfacente livello di calma si cominci la vocalzzazione precedendola con tre respiri
a pieni polmoni. Si inala l'aria molto lentamente
[size=7]14[/size]. Durante la inalazione si immagini l'energia
sessuale che dalle gonadi ascenda lungo la colonna vertebrale fino alla cima della testa, dove risiede
la ghiandola pineale. Si trattenga il fiato per lo stesso periodo di tempo dell'inalazione cercando di
mantenersi in uno stato di sospensione del pensiero. Quindi si esali lentamente l'aria, sempre per lo

stesso intervallo di tempo, vocalizzando prolungatamente la vocale
i ed immaginando l'energia[/size]




creatrice trasmutata che dalla pineale discenda fino al centro della fronte e quindi fino al cuore. Si
ripeta il ciclo per la vocale
a e poi o. Si vocalizzi il mantra per sette volte.
In seguito ci si riporti ad uno stadio di rilassamento e calma mentale. In questo stato di quiete si
mediti sull'
IAO attendendo serenamente di avere qualche intuizione o comprensione in forma
dialettica, emotiva o immaginativa.
Se lo si desidera, dopo un periodo di meditazione, si può ripetere il
mantra sette volte e poi
riprendere la meditazione. La coppia
mantra-meditazione può essere compiuta quante volte si
vuole, a piacere.

Si termina la pratica riprendendo lentamente il controllo del proprio corpo.

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