Angelodiluce Illuminazione
Entra a far parte del forum Angelodiluce.
Ora puoi visullizzare solo una parte del forum, il resto dopo esserti iscritto e presentato
Ciao, ti aspettiamo

Unisciti al forum, è facile e veloce

Angelodiluce Illuminazione
Entra a far parte del forum Angelodiluce.
Ora puoi visullizzare solo una parte del forum, il resto dopo esserti iscritto e presentato
Ciao, ti aspettiamo
Angelodiluce Illuminazione
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Cerca
 
 

Risultati per:
 


Rechercher Ricerca avanzata

Pagerank
Page Rank Checker Button
Partner


Bookmarking sociale

Bookmarking sociale reddit      

Conserva e condividi l'indirizzo di Angelodiluce Illuminazione sul tuo sito sociale bookmarking

Conserva e condividi l'indirizzo di Angelodiluce Illuminazione sul tuo sito di social bookmarking

google
Ricerca personalizzata
traduttore

L’assassinio del Duca di Berry – Luigi XVII

Andare in basso

L’assassinio del Duca di Berry – Luigi XVII Empty L’assassinio del Duca di Berry – Luigi XVII

Messaggio Da Angelodiluce Ven Nov 06, 2009 11:43 am

La storia che vi raccontiamo parte e si conclude tra le mure di Saint Denis di Parigi, la cattedrale che accoglie i re di Francia. Parleremo di due personaggi destinati a diventare re ma che non poterono mai salire sul trono. Erano due cugini, erano due Borbone. E il loro comune, tragico, destino ha voluto che, in qualche modo, riposassero in eterno uno accanto all’altro. Forse perché le loro vite e le loro morti sono, come vedremo, collegate…

In una sobria cappella di Saint Denis riposano i resti di Carlo Ferdinando d’Artois, duca di Berry e Luigi-Carlo di Borbone, Duca di Normandia passato alla storia come Luigi XVII… Entrambi sono nati a Versailles, la splendida reggia voluta da Luigi XIV poco lontano da Parigi. Tra i due cugini correvano sette anni di differenza. E’ il 1778 quando nasce Carlo Ferdinando d’Artois, secondogenito del più giovane dei fratelli di re Luigi XVI, il conte d’Artois, e della principessa Maria Teresa di Savoia.

Prima di Carlo Ferdinando sono nati Luigi-Antonio di Borbone, duca d’Angouleme e la piccola Contessa d'Artois, poi detta Mademoiselle. Anche Luigi XVI ha tre figli Maria-Teresa Carlotta, poi più nota come Madame Royale; Luigi-Giuseppe (l’erede al trono che morirà a soli otto anni nel 1789, un solo mese prima dello scoppio della rivoluzione francese) e Luigi-Carlo che, alla morte del fratello diverrà, a quattro anni, il nuovo delfino di Francia.

Gli eventi della Rivoluzione Francese travolgeranno la famiglia reale francese:
Il re e la Regina con i due figli verranno rinchiusi nella prigione del Tempio, a Parigi. Poi, Luigi XVI prima e Maria Antonietta poi verranno ghigliottinati. I fratelli del Re fuggono in Inghilterra dove organizzano la resistenza monarchica contro i rivoluzionari liberali. Il piccolo Luigi-Carlo e Madame Royale restano prigionieri del governo rivoluzionario. Madame Royale otterrà poi la libertà grazie ad uno scambio di prigionieri con l’Austria mentre per il bambino le cose sono più difficili.

Con la morte del padre, il delfino è ormai diventato Luigi XVII, un prigioniero piccolo e ingombrante per gli uomini del sanguinario Robespierre Ufficialmente, fu la tubercolosi a togliere dall’imbarazzo gli uomini della Rivoluzione. Fu questa, sembra, la causa della morte del bambino-re, l’8 giugno 1795. Ma da quel giorno è iniziato un giallo storico ancora oggi non risolto, dopo due secoli.

Un giallo che si intreccia – come vedremo tra poco – con un altro enigma, quello che circonda la morte del cugino di Luigi XVII, il Duca di Berry… Infatti, il mancato ritrovamento del corpo di Luigi XVII ha alimentato varie storie, tutte incentrate sul fatto che il ragazzo non era morto ma era stato fatto sparire dai rivoluzionari oppure che era riuscito a fuggire. Resta il fatto che, caduto Napoleone che aveva approfittato della Rivoluzione per fondare il suo impero personale, la Francia vide tornare un Borbone sul trono. Ma il nuovo Re era il fratello di Luigi XVI, morto sulla ghigliottina, e zio di Luigi XVII. E, visto che del nipote ufficialmente non si sapeva nulla di certo circa il suo destino, preferì farsi chiamare Luigi XVIII.

Ora la nostra vicenda si sposta in un altro angolo di Parigi: Rue de Richelieu, nei pressi di place Louvois. In questa piazza, 117 anni fa, due quartine di Nostradamus hanno visto una loro clamorosa conferma. Sentiamo la prima, la numero 96 della terza Centuria: Capo di Fossan avrà gola tagliata, Per la guida del bracco e del levriero: Il fatto ordito per quelli di monte Tarpee, Saturno in Leone il 13 di Febbraio. (III, 96) Tutti gli esegeti del grande veggente di Salon sono concordi nel ritenere che questa quartina descriva la morte del Duca di Berry, la sera del 13 febbraio 1820, a Parigi. Qui, dove una volta sorgeva l’Opera di Parigi, il Duca – erede al trono di Francia – dopo aver assistito allo spettacolo lasciò il teatro per accompagnare la moglie… Quella sera si dava “Il Carnevale di Venezia” all’Operà. Un ambiente, quello del teatro di piazza Louvois che il Duca conosceva bene anche per un’altra ragione: un vecchio ballerino dell’Operà era un noto maestro di Savate, la cosiddetta boxe francese, fatta di calci e pugni. Un tipo di lotta che il Duca conosceva bene.

Ma che la sera del 13 febbraio non gli fu d'aiuto… All’uscita del teatro lo aspetta Louis Louvel, un personaggio oscuro, forse instabile di mente, di cui si è detto molto e che era sospettato di essere “manovrato” dalla polizia segreta dell’epoca. La scusa ufficiale era che Louvel, nostalgico di Bonaparte, voleva sterminare tutti i Borbone a cominciare dall’erede al trono, la speranza della dinastia… Un coltello lungo oltre 15 centimetri penetra nel petto del Duca di Berry. Il Duca ha la forza di estrarre da solo la lama ma poi perde le forze e inizia per lui un’agonia lunga alcune ore. Intanto Louvel viene arrestato ma non rivelerà mai di essere l’anello finale di una congiura…

Ma per capire cosa forse accade ci aiuta un’altra quartina di Nostradamus: Per tradimento da Verghe a marito battuto, Preso sormontato sarà per suo disordine: Consiglio frivolo al grande prigioniero sentito, Naso per furore quando Berrich verrà a mordere. (VI.32) Secondo i decifratori di Nostradamus il francese “Verges”, in italiano Verghe, sarebbe l’anagramma di Place de Grèves, la piazza dove Louvel verrà ghigliottinato il 7 giugno 1820 nonostante fosse stato dichiarato “infermo di mente”. Le ultime due righe della quartina farebbero invece al vero motivo per cui il Duca di Berry (il “Berrich di Nostradamus) era morto: «Consiglio frivolo al grande prigioniero – Naso per furore quando Berrich verrà a mordere»: ci sono varie testimonianze che ci dicono che negli ultimi tempi i rapporti tra il Duca di Berry e Re Luigi XVIII non erano buoni. Motivi politici e familiari: il re era attratto dai liberali – e aveva appena concesso una “carta costituzionale” timidamente democratica. Il Duca di Berry era invece il capo del partito degli ultra-realisti, i conservatori contrari ad ogni concessione ai liberali.

C’era poi un’altra ragione di scontro questa volta dinastica… Varie testimonianze ci dicono che Berry e Luigi XVIII ebbero vari scontri. In un caso – sembra- addirittura il Re colpì alla testa il nipote con un bastone. Al centro della discussione, quella volta, erano però problemi dinastici: all’epoca non c’era ancora certezza che il piccolo Luigi XVII fosse morto e il sovrano aveva fatto celebrare con monumenti e funzioni di ricordo sia il fratello Luigi XVI che Maria Antonietta ma mai il piccolo principe. Come mai? All’epoca erano numerosi i personaggi che – caduto Napoleone – erano venuti alla ribalta pretendendo di essere i veri Luigi XVII: se ne contarono a decine.

Ma uno su tutti si era imposto, per ostinazione, intraprendenza e per il gran numero di ex cortigiani che lo avevano riconosciuto: si chiamava Carlo-Guglielmo Naundorff. Risulta che nel 1818 Naundorff abbia scritto al Duca di Berry esponendogli il suo caso: il duca aveva incaricato un suo collaboratore di svolgere un inchiesta in Prussia, la nazione in cui Naundorff si trovava. Il conte che svolse l’inchiesta sembra abbia consegnato al Duca di Berry un rapporto favorevole alle ragioni di Naundorff: secondo quel rapporto Naundorff era davvero il cugino del Duca, Luigi Carlo di Borbone.

E forse anche Luigi XVIII aveva qualche sospetto che il nipote fosse ancora in vita o perlomeno non fosse morto quando avevano detto i rivoluzionari. Ma aveva ottime ragioni per tacere. La scoperta di un legittimo erede avrebbe potuto mettere a rischio il suo trono. E forse questo era anche la ragione per cui la bocca del Duca di Berry e stata messa a tacere per sempre.
Angelodiluce
Angelodiluce
Admin

Messaggi : 1061
Data d'iscrizione : 31.10.09

https://angelodiluce.forumattivo.com

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto


 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.