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La presenza mentale ed i semi della consapevolezza
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La presenza mentale ed i semi della consapevolezza
La presenza mentale ed i semi della consapevolezza
del dr. John Kabat Zinn
Tratto da:"Ritrovare la serenità"
(di John Kabat Zinn)
- Raffaello Cortina Editore -
(La "presenza mentale" è la consapevolezza che emerge, prestando
attenzione, di proposito, nel momento presente e senza giudicare, alle
cose, cosìcome sono)
LA PRESENZA MENTALE
E I SEMI DELLA CONSAPEVOLEZZA
In un certo senso questa nostra capacità alternativa ci è familiare
da sempre, solo che la modalità mentale del fare l'ha eclissata.
Questa capacità non agisce tramite il pensiero critico, bensì tra-
mite la consapevolezza stessa. La chiamiamo modalità dell' essere.
Noi non percepiamo le cose soltanto attraverso il pensiero, le
sperimentiamo anche in modo diretto, tramite i sensi. Siamo in
grado di percepire direttamente cose come i tulipani, le auto e un
vento freddo e di reagire a seconda dei casi. E possiamo essere
consapevoli anche del fatto stesso di fare esperienza. Abbiamo
intuizioni e sentimenti. Non sappiamo le cose soltanto con la te-
sta, ma anche con il cuore e con i sensi. Inoltre possiamo essere
consapevoli del fatto di pensare; l'esperienza cosciente non si
esaurisce nel pensiero.
La modalità dell' essere è un modo di conoscere del tutto
diverso dal pensiero della modalità del fare. Non
è migliore, è semplicemente diverso; ma ci offre tutto un altro
modo di vivere la nostra vita e di relazionarci alle emozioni, allo
stress, ai pensieri e al nostro corpo. In più, è una capacità che tut-
ti noi già possediamo, solo che è stata un po' trascurata ed è po-
co sviluppata.
La modalità dell'essere è l'antidoto ai problemi creati dalla
modalità del fare .
- -----
Coltivando la consapevolezza della modalità dell'essere pos-
siamo:
- Uscire dalla nostra testa e imparare a percepire il mondo diret-
tamente, in modo esperienziale, senza l'incessante cronaca dei no-
stri pensieri. Può darsi che ci apriamo alle illimitate possibilità di es-
sere felici che la vita ha da offrirei.
- Vedere i nostri pensieri come eventi mentali che vanno e vengo-
no nella mente, come nuvole che attraversano il cielo, invece di
prenderli alla lettera. Finalmente l'idea che siamo dei buoni a nulla
antipatici e inutili può essere vista come una semplice idea e non ne-
cessariamente come la verità, il che potrebbe aiutarci a non farci caso.
- Cominciare a vivere proprio qui, in ogni momento presente.
Quando smettiamo di soffermarci sul passato o di preoccupara per
il futuro, siamo aperti ad abbondanti fonti d'informazione che ci
eravamo persi; queste informazioni possono tenerci fuori dalla spi-
rale discendente dell'umore e prepararci a una vita più ricca.
- Disattivare il pilota automatico nella nostra testa. Essere più con-
sapevoli di noi stessi - tramite i sensi, le emozioni e la mente - può aiu-
tarci a orientare le nostre azioni nella direzione in cui desideriamo ve-
ramente indirizzarle e a risolvere efficacemente i problemi.
- Scansare la cascata di eventi mentali che ci trascina nella de-
pressione. Quando coltiviamo la consapevolezza, possiamo riuscire
a riconoscere in uno stadio precoce i momenti in cui è più probabile
che scivoliamo in depressione e reagire al nostro umore in modo da
evitare di essere trascinati ancora più giù.
- Smettere di cercare di costringere la vita a essere in un certo
modo perché in questo momento siamo a disagio. Saremo in gra-
do di riconoscere che desiderare che le cose siano diverse da come so-
no in questo momento è l'inizio della ruminazione.
Il resto di questo libro descrive in dettaglio come coltivare il ti-
po di consapevolezza di cui stiamo parlando. La capacità in que-
stione è definita anche presenza mentale e può cambiare profon-
damente la vostra vita.
del dr. John Kabat Zinn
Tratto da:"Ritrovare la serenità"
(di John Kabat Zinn)
- Raffaello Cortina Editore -
(La "presenza mentale" è la consapevolezza che emerge, prestando
attenzione, di proposito, nel momento presente e senza giudicare, alle
cose, cosìcome sono)
LA PRESENZA MENTALE
E I SEMI DELLA CONSAPEVOLEZZA
In un certo senso questa nostra capacità alternativa ci è familiare
da sempre, solo che la modalità mentale del fare l'ha eclissata.
Questa capacità non agisce tramite il pensiero critico, bensì tra-
mite la consapevolezza stessa. La chiamiamo modalità dell' essere.
Noi non percepiamo le cose soltanto attraverso il pensiero, le
sperimentiamo anche in modo diretto, tramite i sensi. Siamo in
grado di percepire direttamente cose come i tulipani, le auto e un
vento freddo e di reagire a seconda dei casi. E possiamo essere
consapevoli anche del fatto stesso di fare esperienza. Abbiamo
intuizioni e sentimenti. Non sappiamo le cose soltanto con la te-
sta, ma anche con il cuore e con i sensi. Inoltre possiamo essere
consapevoli del fatto di pensare; l'esperienza cosciente non si
esaurisce nel pensiero.
La modalità dell' essere è un modo di conoscere del tutto
diverso dal pensiero della modalità del fare. Non
è migliore, è semplicemente diverso; ma ci offre tutto un altro
modo di vivere la nostra vita e di relazionarci alle emozioni, allo
stress, ai pensieri e al nostro corpo. In più, è una capacità che tut-
ti noi già possediamo, solo che è stata un po' trascurata ed è po-
co sviluppata.
La modalità dell'essere è l'antidoto ai problemi creati dalla
modalità del fare .
- -----
Coltivando la consapevolezza della modalità dell'essere pos-
siamo:
- Uscire dalla nostra testa e imparare a percepire il mondo diret-
tamente, in modo esperienziale, senza l'incessante cronaca dei no-
stri pensieri. Può darsi che ci apriamo alle illimitate possibilità di es-
sere felici che la vita ha da offrirei.
- Vedere i nostri pensieri come eventi mentali che vanno e vengo-
no nella mente, come nuvole che attraversano il cielo, invece di
prenderli alla lettera. Finalmente l'idea che siamo dei buoni a nulla
antipatici e inutili può essere vista come una semplice idea e non ne-
cessariamente come la verità, il che potrebbe aiutarci a non farci caso.
- Cominciare a vivere proprio qui, in ogni momento presente.
Quando smettiamo di soffermarci sul passato o di preoccupara per
il futuro, siamo aperti ad abbondanti fonti d'informazione che ci
eravamo persi; queste informazioni possono tenerci fuori dalla spi-
rale discendente dell'umore e prepararci a una vita più ricca.
- Disattivare il pilota automatico nella nostra testa. Essere più con-
sapevoli di noi stessi - tramite i sensi, le emozioni e la mente - può aiu-
tarci a orientare le nostre azioni nella direzione in cui desideriamo ve-
ramente indirizzarle e a risolvere efficacemente i problemi.
- Scansare la cascata di eventi mentali che ci trascina nella de-
pressione. Quando coltiviamo la consapevolezza, possiamo riuscire
a riconoscere in uno stadio precoce i momenti in cui è più probabile
che scivoliamo in depressione e reagire al nostro umore in modo da
evitare di essere trascinati ancora più giù.
- Smettere di cercare di costringere la vita a essere in un certo
modo perché in questo momento siamo a disagio. Saremo in gra-
do di riconoscere che desiderare che le cose siano diverse da come so-
no in questo momento è l'inizio della ruminazione.
Il resto di questo libro descrive in dettaglio come coltivare il ti-
po di consapevolezza di cui stiamo parlando. La capacità in que-
stione è definita anche presenza mentale e può cambiare profon-
damente la vostra vita.
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